Un appello di Aung San Suu Kyi
Il premio Nobel per la pace Aung San Suu Kyi domani compirà 65 anni. Un compleanno che a Rangoon sarà celebrato in sordina, all’interno della casa-prigione in cui la leader dell’opposizione birmana ha vissuto negli ultimi vent’anni quasi ininterrottamente.
I suoi compagni di partito, la Lega nazionale per la democrazia (Nld), recentemente costretta a sciogliersi, si riuniranno per renderle omaggio da lontano, non essendo autorizzati a farle visita.
Per l’occasione dalla Birmania arriva un appello al mondo occidentale che U Win Tin, amico di Aung San Suu Kyi, ha fatto arrivare all’Independent: “Voglio ripetere e dare eco alle sue stesse parole: ‘Per favore, usate la vostra libertà per promuovere la nostra’, e vorrei anche aggiungere che noi birmani abbiamo sete di libertà e stiamo aspettando che qualcuno, sia esso una persona, un paese o un’istituzione, ce la porti”.
La Birmania si prepara alle elezioni, in programma entro la fine del 2010, che a detta della giunta militare al potere saranno la pietra miliare della democratizzazione del paese, mentre per gli osservatori esterni serviranno solo a cementare il potere degli attuali dittatori.