Un colpo in aria è un po' che non lo si vedeva. Invece, oggi, 26 marzo 2009, a Napoli è successo. Agenti della Digos per disperdere gli studenti che manifestavano contro l'avanzata dell'estrema destra nelle Università hanno scelto l'estrema ratio. Hanno sparato.È successo a piazza Garibaldi, nei pressi della stazione centrale. Tutto era cominciato nei giorni scorsi. Precisamente, il 18 marzo, quando il Blocco Studentesco – organizzazione legata a Casa Pound – si era messo davanti alla facoltà di Giurisprudenza per volantinare l'iniziativa in programma per oggi: un video, questo il succo dell'incontro, sui fatti di piazza Navona del 29 ottobre scorso. Già quel giorno la tensione si era fatta alta, anche perché, secondo il racconto degli studenti dell'Onda, «i fascisti sono passati subito alla provocazione attiva brandendo coltelli e bastoni con in punta una lama innestata» (guarda le foto) Poi, il 26 marzo è arrivato: la proiezione del video è stata rimandata, ma i fascisti a Napoli ci sono andati lo stesso. Secondo la ricostruzione della Digos, «universitari di estrema sinistra, circa un centinaio si erano preparati a sbarrare l'accesso all'università a quelli di estrema destra, una quarantina. I due gruppi si sono fronteggiati a distanza, separati dalla polizia, poi i membri del Blocco Studentesco si sono allontanati. Un'auto della Digos ha seguito gli studenti di destra che, nel percorso fino alla stazione, si erano assottigliati, rimanendo in 7-8. In Piazza Garibaldi, però, hanno trovato un gruppo di circa 40 universitari di estrema sinistra ed è scattata la caccia all'uomo. Gli agenti della Digos hanno fatto entrare il piccolo gruppo nel box della Polfer che è stato danneggiato dal lancio di pietre e mazze. Poi l'auto della polizia è stata circondata e l'agente ha sparato in aria riuscendo a disperdere gli studenti. I poliziotti erano anche riusciti a bloccare uno studente che è poi scappato visto il soverchiante numero di universitari rispetto agli agenti».In realtà, secondo alcuni testimoni, la tensione a Piazza Garibaldi era già scesa. Per questo si chiedono i responsabili provinciale e regionale del Movimento per La Sinistra, Andrea Di Martino e Peppe De Cristofaro perché la polizia ha sparato? «Solo per un caso - scrivono i due - non si è avuto un nuovo caso-Sandri: da una volante della polizia giunta sul posto, a manifestazione conclusa ed in una situazione ormai di calma rispetto alle tensioni precedenti, le testimonianze degli studenti e dei cittadini presenti sul posto riferiscono che un agente di polizia avrebbe esploso un colpo di pistola ad altezza d'uomo, come sembrerebbe dimostrare il foro del proiettile ritrovato nel muro». La Digos, dal canto suo, dice: l'avevamo detto. Nella relazione consegnata al Parlamento il 10 marzo scorso, spiegano, era stato lanciato un allarme a proposito della crescente conflittualità politica tra estremisti dovuta al «maggior protagonismo politico acquisito dalla destra radicale su tematiche movimentiste, tradizionale monopolio della sinistra».
fonte: L'Unità
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