Alemanno manda i carabinieri in centro e i collettivi autorganizzati gli fanno le ronde. Ieri sera infatti nella Capitale sono diventate operative le ordinanze che impediscono di «emettere grida, schiamazzi e canti», «sostare per consumare cibi o bevande» oltre che «utilizzare questi luoghi come luoghi di deiezione», «bivaccare e sistemare giacigli», «gettare carte o qualsiasi tipo di rifiuti» per le strade del centro storico. L'ordinanza, che si applica anche sul litorale di Ostia, ha effetto immediato e è stata emanata senza il coinvolgimento dei residenti (quartieri di San Lorenzo e del Pigneto inclusi). «Queste ordinanze sono solo l'ennesimo tentativo di cambiare il volto del centro della nostra città per farne una vetrina in mano al consumismo e alla speculazione, senza risolvere nessun problema davvero» scrive il collettivo autorganizzato degli studenti e le studentesse di Roma-occupanti di via Induno nell'annunciare le ronde di protesta volte a «denunciare eventuali abusi di potere, e dall'altra per testimoniare se - come sembra fino ad ora - la attività di controllo sia solo finalizzata non al "rispetto delle regole" e tantomeno alla "vivibilità del centro" ma solo a cacciare qualche solito noto dalla vetrina del centro (con il paradosso di dare la caccia ad un ragazzo che beve una birra su uno scalino, o ad un venditore di rose, ed invece essere tolleranti con risse e spaccio all'interno di costosi locali)». Parallelamente ieri pomeriggio il collettivo ha iniziato un'attività di volantinaggio per promuovere una assemblea aperta del quartiere Trastevere per venerdì 23 gennaio, alla quale stiamo invitato tutte le realtà associative, tutti i residenti, i lavoratori, i frequentatori, gli animatori, gli studenti, i rappresentati delle istituzioni locali. La paura paventata dai ragazzi è che quelle ordinanze andranno a incentivare «un uso del quartiere sempre più consumista ed alienato. Non si fa nulla - continuano - per incentivare una socialità diversa e la produzione culturale, da sempre caratteristiche del quartiere (spazi culturali aperti, piazze attrezzate, servizi). E non ci stupisce, se questa è la idea del quartiere di Alemanno e del nuovo Prefetto, tutta in mano a costosi ed esclusivi locali ed ai turisti, il 12 dicembre gli studenti ed i ragazzi del quartiere che hanno occupato simbolicamente gli stabili abbandonati in via Induno per chiedere che quello spazio divenisse una risorsa per tutto il quartiere, abbiano trovato come risposta duecento agenti antisommossa, trenta identificati, minorenni portati in commissariato».
fonte www.osservatoriorepressione.org
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