22 gen 2009

PACCHETTO (in)SICUREZZA


APPELLO PER UNA MOBILITAZIONE CONTRO IL PACCHETTO SICUREZZA

Il 19 gennaio prossimo comincerà in Senato la discussione del "Pacchetto sicurezza",

che colpisce in primo luogo le persone migranti.

Se il pacchetto sicurezza sarà approvato chi è senza permesso di soggiorno:

non potrà più andare al Pronto Soccorso e ricevere cure mediche perché il

medico sarà obbligato a denunciarlo/a.

non potrà più riconoscere figli e figlie, sposarsi e iscriversi al servizio sanitario

nazionale (perché non potrà iscriversi all'anagrafe).

non potrà più ricevere e inviare soldi a casa perché il gestore del money transfer

sarà obbligato a denunciarlo/a.

Inoltre per chi entra in Italia senza il permesso di soggiorno è prevista la detenzione

nei CIE (ex CPT) fino 18 mesi, perché il pacchetto sicurezza introduce il reato di

ingresso illegale nello stato.

Anche chi ha già un permesso di soggiorno sarà colpito/a dalle norme del pacchetto

sicurezza:

verrà introdotto il permesso di soggiorno a punti: chi commetterà reati, sia penali

che amministrativi, perderà i punti fino a perdere il permesso di soggiorno.

per rinnovare o richiedere il permesso di soggiorno bisognerà pagare una tassa

di 200 euro.

per iscriversi all'anagrafe, oltre al permesso di soggiorno, sarà necessario avere

l'idoneità alloggiativa, cioè dimostrare di vivere in una casa che risponde alle

caratteristiche richieste dalla legge. Questa norma colpisce, oltre alle persone

migranti, anche senzatetto, occupanti di casa e chiunque non possa permettersi

un'abitazione idonea.

Questa necessità di sicurezza esplode mentre il governo decide di sostenere le banche

e le aziende in crisi, invece di pensare a politiche sociali a favore di tutti/e coloro che

vivono e lavorano nel nostro paese, migranti e non. L'unica immigrazione che piace

alla politica italiana è quella legata al lavoro domestico: su 150.000 ingressi consentiti

con l'ultimo decreto flussi, 104.000 circa sono riservati a colf e "badanti". Nella società

della sicurezza i figli e le figlie delle persone migranti andranno a scuola in classi

separate da quelle dei bambini e delle bambine italiane.

La loro risposta alla crisi è il governo della paura. La nostra risposta è un grido:

NOI NON ACCETTIAMO LA SOCIETÀ DEL RAZZISMO,

DELLO SFRUTTAMENTO E DEL CONTROLLO!

lunedì 19 gennaio >> sit-in sotto il Senato, dalle 10:00 a Piazza Navona

sabato 31 gennaio >> manifestazione a Roma, ore 14:30 a Piazza

Maggiore

Rete contro il pacchetto sicurezza

pacchettosicurezza@anche.no

http://nopacchettosicurezza.noblogs.org/



Nessun commento:

Posta un commento