16 nov 2009

siamo costretti

Nell'Europa dei 27 l'Italia è tra i paesi con il numero più alto di poliziotti penitenziari in termini assoluti e relativi. Se si considera l'attuale numero di detenuti - 65 mila circa - in Italia abbiamo un poliziotto penitenziario ogni 1,54 detenuti. La media europea è di 2,94. Sono 42.268 i poliziotti penitenziari in organico. 39.482 sono i poliziotti che lavorano effettivamente per l'amministrazione penitenziaria al netto di distacchi e assenze di vario tipo. Tra le situazioni regionali di maggiore disagio vanno segnalate quelle del Piemonte, Veneto, Emilia Romagna e Sardegna. Posto che circa 1500/1800 agenti svolgono compiti anche di natura contabile, che circa 700 agenti lavorano negli spacci, che circa 4/5000 uomini sono giornalmente impegnati nei servizi di traduzione e piantonamento dei detenuti fuori dalle strutture penitenziarie, che circa 500 agenti lavorano al ministero della Giustizia, che circa 1600 agenti lavorano al Dap, che varie migliaia sono impegnate nei Provveditorati regionali, nelle Scuole di formazione, agli U.e.p.e., al Gom - Gruppo operativo mobile-, al N.i.c. - Nucleo centrale investigazioni, all'U.s.p.e.v. Ufficio per la sicurezza del personale e della vigilanza, al Servizio centrale delle traduzioni e piantonamenti, con annessa la sezione relativa al Servizio polizia stradale, fuori dall'amministrazione penitenziaria (Corte dei conti, Presidenza consiglio dei ministri, Csm, ministeri diversi) ne restano a spanne 16 mila che si sobbarcano il lavoro atto a garantire la sicurezza complessiva nelle carceri. Per un sud che non ha carenze di organico - anzi - vi è un nord dove la situazione è drammatica (a Padova nuovo complesso mancano 78 unità, a Tolmezzo 38, a Torino 187, a Brescia 155).


ilmanifesto

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