La tessera del tifoso è un altro tassello del disegno repressivo e liberticida attuato negli ultimi anni a danno dei tifosi e dello sport intero. Non ci meraviglia l'insistenza del Ministro Maroni di accelerare la messa a regime di un tale strumento, poichè risponde pienamente alla logica della Lega e del Governo di controllare ogni settore sociale attraverso meccanismi rigidi e spesso anticostituzionali. Ed anticostituzionale è la stessa tessera, che non sarebbe concessa a coloro che in passato hanno subito e scontato la diffida del Daspo. Cioè, si può vietare l'ingresso in una struttura pubblica, come lo sono gli stadi italiani, a qualcuno solo perché sospettato di essere potenzialmente pericoloso. Insomma, una misura punitiva per tutta la vita. Così come il divieto degli striscioni, anche questa decisione fa parte della forzata trasformazione del calcio da gioco a luogo di business accessibile solo a pochi e selezionati consumatori. Se poi gli spettatori saranno sempre meno può solo far piacere alle Tv a pagamento, tra cui Mediaset e Sky, che vedranno moltiplicarsi gli abbonati come avvenuto negli ultimi anni. Chiediamo al Governo di riflettere sulle conseguenze negative che la tessera porterebbe, soprattutto dal punto di vista degli incidenti che si sposterebbero solo fuori gli stadi, e di iniziare ad aprire un dialogo serio con le tifoserie per avviare progetti educativi nelle scuole e nelle strutture sportive frequentate dai giovani.
fonte osservatoriorepressione.org
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