8 feb 2010

BASTA CON LA STRUMENTALIZZAZIONE RAZZISTA DELLA VIOLENZA SULLE DONNE!


COMUNICATO STAMPA

BASTA CON LA STRUMENTALIZZAZIONE RAZZISTA DELLA VIOLENZA SULLE DONNE!

BASTA CON LA GUERRA TRA POVERI!


La fiaccolata di venerdì 22 gennaio organizzata dalla Lega Nord e appoggiata dal PdL si è svolta al grido della consueta e demagogica parola d’ordine di “sicurezza”. Sicurezza, naturalmente, dalle orde di migranti che, secondo gli organizzatori, riverserebbero ondate di criminalità nel centro storico cittadino, in particolar modo a danno delle donne (la cui assenza spiccava tuttavia alla già poco partecipata fiaccolata…).

Ancora una volta la destra modenese fa leva, per le sue campagne razziste, su pregiudizi duri a morire e su dati fasulli e seminatori di odio:

Lega e PdL dichiarano che gli stranieri residenti nel centro storico distruggono vie “un tempo signorili”: lo sanno costoro che è proprio in famiglia, tra le pareti delle case di queste vie signorili che si consuma ben il 94% delle violenze contro le donne, in primo luogo da parte di italianissimi mariti e fidanzati? E sanno che tra i mariti che picchiano, violentano e uccidono le donne la prima categoria professionale rappresentata è quella degli imprenditori, dei dirigenti e dei liberi professionisti, seguita dai rappresentanti delle cosiddette forze dell’ordine e delle forze armate? Alla faccia di chi invoca più polizia per combattere la violenza sulle donne! Sanno infine che i dati ufficiali della questura (pubblicati anche dai giornali locali!) rilevano un calo generale della micro-criminalità a Modena, mentre sono in aumento esponenziale i reati dei colletti bianchi legati all’infiltrazione mafiosa e camorristica nel nostro territorio?

Dove sono le fiaccole della Lega e del PdL contro questo genere di reati? A chi fa comodo spostare altrove l’attenzione, diffondendo la paura, criminalizzando le fasce deboli come i migranti, e facendone un capro espiatorio contro cui riversare l’odio della gente, frustrata e impoverita dalla crisi economica?

Le donne di Rifondazione Comunista sono stanche che la violenza contro le donne sia strumentalizzata per fomentare campagne razziste contro gli immigrati. Anche noi chiediamo sicurezza, ma la sicurezza di una casa, di un posto di lavoro e sul posto di lavoro (tre lavoratori ogni giorno in Italia sono vittime di incidenti gravi o mortali). Anche noi combattiamo la violenza contro le donne: essa tuttavia non è fatta solo di stupri, ma di sfruttamento, di salari inferiori a quelli maschili, di mansioni dequalificanti, di assenza di servizi che fa ricadere sulle donne tutto il peso delle cure parentali, della criminalizzazione del Vaticano nei confronti delle donne che abortiscono, e, non ultima, della mercificazione del corpo femminile intrinseca alla società capitalistica, che fa delle donne un oggetto su cui riversare la violenza della società.

La crisi economica in atto non farà altro che acuire l’insicurezza e la precarietà; anche a Modena i licenziamenti e gli sfratti per morosità continuano ad aumentare. Apriamo gli occhi: è questa la sicurezza che ci aspetta? Le esibizioni della Lega sono solo un diversivo, i nostri nemici non sono gli immigrati, ma un sistema economico che sfrutta in nome degli interesse di pochi le masse, dividendole con la guerra tra poveri!


COLLETTIVO DONNE DI RIFONDAZIONE COMUNISTA

MODENA

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