10 apr 2009

il pluricommissario

Bertolaso pluricommissario Ma sbaglia le previsioniNon ha nemmeno finito di dire che le notizie circolate per l'intera giornata sull'imminenza di un nuovo terremoto erano totalmente infondate che la terra ha tremato di nuovo. E violentemente. Ma nel frattempo il governo lo aveva nominato commissario all'emergenza terremoto, carica che si somma a quella di capo della Protezione civile, commissario straordinario all'emergenza rifiuti in Campania, perfino il commissario ai tesori archeologici di Roma e Ostia antica e ai vulcani nelle Eolie e, last but not least, supercommissario per il G8. Parliamo di Guido Bertolaso, che alle 15 di ieri, intervenendo sulle voci circolate di un allarme che sarebbe stato dato dalla Protezione Civile per l'arrivo di una forte scossa, ha smentito in questo modo: «Mi affido a quello che ha detto ieri la commissione nazionale grandi rischi che, unanimemente, conferma l'attuale impossibilità di prevedere un singolo evento sismico». Questa, ha concluso, «è scienza, il resto potete decidere voi che cosa è». Poche ore dopo, esattamente alle 19,42, la nuova violenta scossa. Dunque, un uomo solo al comando, o meglio alla gestione delle emergenze, nominato dal centrodestra come dal centrosinistra, dalla morte di Papa Wojtyla, quando arrivarono a Roma tre milioni di persone e quasi 200 capi di Stato, agli aiuti dopo lo tsunami in Sri Lanka. Ma la prima volta da commissario per Bertolaso risale al 1997, quando il governo gli affidò il compito di aprire l'ospedale Spallanzani di Roma. Bertolaso venne poi nominato vice commissario vicario per il Giubileo del 2000, con la responsabilità di organizzare i principali eventi. 59 anni, vestito sempre con una polo blu con il logo della Protezione civile, non è che però goda di tantissime simpatie. I comitati contro la discarica di Chiaiano, infatti, da tempo ne chiedono la rimozione nonostante il governo si vanti di aver risolto con lui l'emergenza in Campania. E gli archeologi romani, dopo la sua nomina a commissario delegato per la realizzazione di «interventi urgenti per il superamento della situazione di grave pericolo in atto nelle aree archeologiche di Roma e di Ostia», non lo vedono di buon occhio. Ad Ariano Irpino, poi, il 14 giugno 2007, quando centinaia di persone che si opponevano alla riapertura di una discarica circondarono l'auto sulla quale si trovava colpendola con calci e pugni. In lite con il ministro Pecoraro Scanio), si dimise, salvo tornare da trionfatore con Berlusconi. Ora prova a risolvere la grana terremoto in Abruzzo. Non prestando fede agli allarmismi.

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