8 apr 2009

"Opinioni sulla censura" di Pier Paolo Pasolini


"Vite Nuove" 17 dicembre 1960:


"Cerco di riprodurmi nell'immaginazione la meccanica di quel sentimento, o sensazione, o gruppo di sensazioni, che prova una persona nell'atto di scandalizzarsi. Beh, mi sembra che, per un gruppo ben determinato di persone, la cosa consista in questo: nel dolore, prima di tutto, di non fare ció che fanno i personaggi che scandalizzano (cioè in una specie di gelosia), e di non farlo per una specie di autoproibizione che esaspera, poi, tale dolore; questo primo sentimento indistinto di rabbia e di angoscia si tramuta immediatamente in indignazione conformista: ossia la morale corrente si impadronisce subito di quell'istintiva e irrazionale commozione, la fa sua e le dá i suoi argomenti. Con i quali lo scandalizzato si difende dalla tentazione... Insomma sulla censura si compie molto spesso un grande errore: quello di accettare la discussione sul piano su cui la pongono i censori: cioé sul piano moralistico-sessuale. Invece no: bisogna ignorare totalmente il loro ipocrita prestesto: é tanto chiaro che lo capisce anche un bambino, che la CENSURA É SOPRATTUTTO UN FATTO POLITICO, dove il sesso é una semplice e spudorata elusione... La censura intimidisce, minaccia ... pone al pubblico un falso obiettivo, distorcendo completamente la sua capacitá di comprensione ... getta il discredito, la denigrazione, lo scandalo sull'autore, il quale perde cosí di rispettabilitá e di attendibilitá. E questo é il risultato veramente piú diabolico ..."

1 commento:

  1. Una disanima della censura contro Pasolini

    Dato l'argomento di questa pagina, vorrei gentilmente consigliare un libro che ho letto con interesse. 'Il Cristo dell'eresia. Sacro e censura nel cinema di Pier Paolo Pasolini (2006)', della studiosa di letteratura e cinema, Erminia Passannanti.

    Considero questo libro prezioso in quanto fornisce un quadro abbastanza completo di come la censura ha avanzato le sue pretese contro i film di Pasolini giudicati senza valore, pericolosi ed inappropriati.

    La censura, l'autrice sostiene, ha basato i suoi criteri sul pregiudizio politico, morale e religioso. Il libro di Passannanti permette una migliore comprensione dei meccanismi della censura politica e religiosa nel suo complesso.

    Raccomando anche e soprattutto 'La ricotta. Il Sacro trasgredito. Pasolini e la censura clericale' , pubblicato nel 2007, della stessa autrice, Erminia Passannanti.

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