6 feb 2009

incontri ravvicinati

Un bambino dell'età apparente di 8 o 10 anni viene portato al carcere minorile perchè trovato per strada, a un incrocio, perchè cerca di vendere qualcosa, e perchè ha cercato di sfuggire ai poliziotti. Il bambino è privo di documenti e non fornisce alcun nome credibile. Prima dice di chiamarsi Dumbo, poi Topolino, poi Paperino, poi John: dice di essere americano, ma sembra arabo, poi si dichiara francese (ma secondo gli operatori del carcere, potrebbe esere slavo). Una volta dice di venire da Roma, poi dalla Svizzera, poi dall'America, infine, sempre secondo gli operatori del carcere, inizia a "delirare": "Sono un extraterrestre, vengo dallo spazio!". E da allora continua sempre a dire che è extraterrestre. Un giorno il bambino confida a un'assistente sociale che è divenuta sua amica: "ma perchè invece di essere extracomunitario non posso essere extraterrestre?"

(da S. Palidda, "verso il fascismo democratico")

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